Come impareranno l’inglese i bambini?

Traendo ispirazione dal metodo di Comenio nell’apprendimento della lingua, il metodo conosciuto come “metodo globale “, il bambino sarà supportato nell’apprendimento del nuovo lessico in lingua inglese dando maggior risalto al nesso tra immagine e parola al fine di semplificarne l’interiorizzazione e l’immediata comprensione.Il processo di apprendimento in questa fase avviene grazie “all’immersione completa” nella lingua inglese: il bambino assorbe la lingua in un momento della sua vita denominato dalla Montessori come “ periodo sensibile” , in cui la mente dello stesso bambino è definita, dalla stessa Montessori, come “mente assorbente” e dotata di un altissimo potenziale di apprendimento; non è un caso che spesso sentiamo dire che i bambini “sono delle spugne”. In questa specifica fase, imparare una nuova lingua per i bambini non è una forzatura e, la molla che farà scattare la “mente assorbente” sarà la curiosità, l’interesse e, soprattutto, la proposta di attività ludiche, di canti e di filastrocche d’azione in lingua. Il bambino, come suggerisce Montessori, interiorizza automaticamente tutto ciò che l’ambiente propone, assorbendo e creando naturalmente le sue competenze. I bambini saranno stimolati dall’ascolto e dall’osservazione di attività proposte in lingua dalle insegnanti e, anche i momenti quotidiani quali il saluto d’ingresso a scuola e quello di arrivederci a fine giornata, il momento dedicato all’igiene personale, al pranzo e ad altre ritualità quotidiane che scandiranno i ritmi della giornata, saranno fonte e opportunità ludiche di apprendimento della lingua. La nostra proposta per l’insegnamento della lingua inglese si basa inoltre sull’approccio T.P.R, incentrato sull’ascolto e sull’azione: il primo strumento per imparare la lingua non è l’esercizio bensì l’ascolto e, solo successivamente i bambini sono chiamati a vivere attivamente la lingua inglese con gesti e movimenti associati ai vocaboli proposti dall’insegnante, spesso afferenti a situazioni quotidiane, familiari al bambino. Tramite l’approccio TPR, in cui l’insegnante propone al bambino un feedback fisico, collegando il nuovo vocabolo all’azione, verrà attivata la memoria a lungo termine come risposta al movimento e alla gestualità vissuti in prima persona dai bambini; tale metodo risulta, a nostro avviso, di gran lunga più efficace nel tempo, rispetto alla sterile attività di ascolto e memorizzazione meccanica di vocaboli ed espressioni (peculiare del tradizionale metodo di insegnamento della lingua straniera) avulsa dall’esperienza diretta e concreta del bambino.

You might be interested in …